Stanchezza in gravidanza e allattamento: quanto conta l’alimentazione

Molte donne attraversano, durante la gravidanza (sia in gravidanza naturale o dopo fivet omologa/eterologa, icsiovodonazione, donazione del seme, embriodonazione, donazione), periodi di straordinaria vitalità alternati a momenti di grande stanchezza.

I cambiamenti ormonali, l’impegno che l’organismo deve assumersi per “costruire” un bambino a partire da una singola cellula, l’ingombro crescente del pancione e l’eventuale insonnia possono mettere un po’ alla prova il corpo della futura mamma, che in qualche caso può sentirsi particolarmente spossata o priva di energie (sia in gravidanza naturale o dopo fivet omologa/eterologa, icsiovodonazione, donazione del seme, embriodonazione, donazione).

In allattamento, invece, le poppate frequenti e i fisiologici risvegli del neonato possono affaticare la neomamma, soprattutto nella prima delicata fase del puerperio. Niente di preoccupante, dunque, se ci si trova ad affrontare delle fasi di stanchezza in gravidanza (in gravidanza naturale o dopo fivet omologa/eterologa, icsiovodonazione, donazione del seme, embriodonazione, donazione) e in allattamento. Ma come fare per sentirsi meglio? Una corretta alimentazione e uno stile di vita sano possono contribuire a ridurre la sensazione di stanchezza, oltre a migliorare l’umore e il benessere della gestante o della neomamma.

Bere molta acqua, mantenendo un adeguato livello di idratazione, è il primo degli aspetti da tenere in considerazione per contrastare la stanchezza in gravidanza (sia in gravidanza naturale o dopo fivet omologa/eterologa, icsiovodonazione, donazione del seme, embriodonazione, donazione) e allattamento. Anche il consumo di alimenti freschi e ricchi di vitamine e minerali andrebbe aumentato, riducendo invece i cibi grassi, pesanti o particolarmente elaborati. Frutta e verdura, dunque, sono un toccasana contro la stanchezza in gravidanza e allattamento, rispettando la raccomandazione delle 5 porzioni giornaliere complessive (anche un consumo eccessivo di frutta, infatti, potrebbe aumentare l’apporto di zuccheri e calorie).

Da non dimenticare poi le vitamine del gruppo B, presenti in buone quantità nella frutta e nella verdura in generale: contribuiscono ad utilizzare l’energia contenuta nei cibi, il “carburante” per svolgere tutte le attività del nostro organismo! Per il contrasto della stanchezza in gravidanza (sia in gravidanza naturale o dopo fivet omologa/eterologa, icsiovodonazione, donazione del seme, embriodonazione, donazione) e allattamento può essere utile inoltre prestare attenzione all’assunzione di ferro, consumando, con la frequenza consigliata, carni (meglio magre), pesce, legumi e ortaggi a foglia verde. Una adeguata idratazione, associata al consumo regolare di frutta e verdura, sono da  valorizzare  anche in relazione al rischio di gonfiore e pesantezza degli arti inferiori, sensazioni che spesso si avvertono durante gli ultimi mesi.

La source: gravidanzaonline.it

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