Inositolo, un aiuto per la fertilità!
È una delle molecole più studiate nell'ambito della medicina della riproduzione. L'inositolo, infatti, migliora la fertilità nella sindrome dell'ovaio policistico (gravidanza naturale,
Fivet, Fivet – Isci, Fivet con seme del donatore) ma sembra dare una mano all'ovulazione anche in altre circostanze. E gli effetti positivi potrebbero riguardare anche la prevenzione di difetti del tubo neurale, del diabete gestazionale e la fertilità maschile.
Miglioramento di alcuni aspetti della sindrome dell'ovaio policistico, compresa la fertilità (gravidanza naturale,
fivet, fivet-isci,fivet con seme del donatore); miglioramento della qualità di ovociti ed embrioni nei trattamenti di fecondazione assistita (
fivet, fivet-isci, fivet con seme del donatore); potenziamento della funzionalità ovarica per esempio in donne over 40 (gravidanza naturale,
fivet, fivet-isci,fivet con seme del donatore). Sono solo alcuni degli effetti positivi che sembra avere l'inositolo, una sostanza analoga alle vitamine da quindici anni a questa parte tra le più studiate nell'ambito della medicina della riproduzione.
Altri effetti positivi potrebbero riguardare la fertilità maschile, lo sviluppo fetale e l'andamento della gravidanza. Ma di che cosa si tratta esattamente, dove si trova e che cosa dice la ricerca scientifica in proposito? Vediamo.
Una specie di vitamina
Per natura chimica, l'inositolo è considerato una sostanza analoga alle vitamine: viene generalmente introdotto con l'alimentazione ma può essere sintetizzato anche dall'organismo (per questo non è una vera e propria vitamina, che per definizione non viene sintetizzata dal nostro corpo).
"Ne esistono due forme chimiche principali". "La forma più diffusa nell'organismo e negli alimenti è il mioinositolo, mentre l'altra forma caratteristica - presente però in quantità molto inferiori - è il d-chiroinositolo, che viene prodotto proprio a partire dal mioinositolo".
Gli alimenti che ne sono più ricchi sono gli agrumi, i legumi, i cereali integrali e il fegato. In commercio, inoltre, esistono diversi integratori di inositolo (mioinositolo o d-chiroinositolo), spesso in associazione con acido folico e vitamine del gruppo B.
Inositolo e sindrome dell'ovaio policistico
Ormai numerosi studi hanno mostrato vari effetti positivi dell'assunzione di inositolo in chi soffre di sindrome dell'ovaio policistico, un disturbo ormonale che interessa il 5-10% delle donne in età riproduttiva.
"La sindrome è caratterizzata da livelli più elevati del normale di insulina, l'ormone che regola il metabolismo del glucosio, a loro volta associati a livelli più elevati del normale di androgeni (ormoni maschili) e può comportare infertilità o riduzione della fertilità perché di fatto l'ovulazione si interrompe o diventa molto difficoltosa"
L'inositolo agisce su tutti questi aspetti: "Gli studi dicono che riduce gli androgeni, migliora l'attività dell'insulina, per cui ne viene prodotta meno, migliora alcuni aspetti metabolici, in particolare i livelli di trigliceridi e coleesterolo nel sangue, e regolarizza l'ovulazione, il che automaticamente migliora la fertilità aumentando le probabilità di un concepimento spontaneo". (ma anche nel caso di
Fivet, fivet-isci, fivet-donatore del seme)
"In alcuni casi la situazione migliora già con una sana alimentazione e un sano stile di vita, ma in generale questi risultati positivi si riferiscono all'assunzione di integratori di inositolo" sottolinea l'esperto.
Inositolo e fertilità in generale
Più di recente, però, si è cominciata a esplorare l'utilità dell'inositolo per la fertilità anche al di fuori della sindrome dell'ovaio policistico. "Alcuni dati preliminari suggeriscono che possa dare una mano anche in caso di fecondazione assistita" (
fivet, fivet-isci, fivet-donatore del seme). "Si è visto per esempio che la sua assunzione per almeno un mese prima del trattamento migliora la qualità degli ovociti e degli embrioni prodotti con le tecniche di fecondazione in vitro. (
fivet, fivet-isci, fivet con seme del donatore). Anche se non è ancora chiaro se questo poi si traduca in un aumento del tasso di gravidanze effettive". Detto altrimenti: sicuramente la qualità degli embrioni migliora ma non sappiamo se questo corrisponda a un aumento del numero di gravidanze.
"Secondo altri studi - ma per il momento sono ancora molto pochi - l'inositolo potrebbe avere anche qualche risvolto positivo sulla funzionalità ovarica di donne con una riserva ovarica ridotta, per esempio donne sopra i 38-40 anni" (gravidanza naturale,
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Il fatto che alimenti sani come cereali integrali, legumi, frutta siano ricchi di inositolo è un motivo in più per puntare su una dieta equilibrata, ricca di questi alimenti, come è tipicamente la dieta mediterranea. Anche a tavola, infatti, uomini e donne possono dare una mano alla propria fertilità.
Source: http://www.nostrofiglio.it/